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World Major Marathon

New York, Chicago, Boston, Berlino, Londra e Tokyo.

Le Maratone del circuito

Al momento sono queste sei le maratone del circuito World Major Marathon: New York, Chicago, Boston, Berlino, Londra e Tokyo. Un vero e proprio campionato di maratone che si tramanda dal 2006! Portare a termine tutte e 6 le maratone è molto importante per la carriera del corridore che partecipa. Infatti, solo ottenute le 6 stelle (ogni stella corrisponde a una maratona portata a termine), si riceve un certificato, una medaglia che le contiene tutte e sei e l’inserimento del proprio nome nell’albo di chi le ha completate (la cosiddetta Hall of Fame).

Correre le six majors marathon tutte lo stesso anno è un’impresa riservata davvero a pochi, anzi pochissimi. Pensate che in tutto il mondo sono solo una decina le persone che riescono in quest’impresa! Invece, ogni anno circa 6000 persone riescono a completare il percorso, impiegandoci ovviamente il tempo necessario. Io purtroppo non sono ancora tra queste, ma spero di raggiungere il traguardo prestissimo! Mi manca solo la maratona più antica: proprio quella di Boston! Che sto preparando in questi mesi!

Mi sono detto: “Voglio completare il circuito, voglio il mio nome nella hall of fame”"

Il mio Percorso e le Maratone

Ho corso la prima maratona nel 2014, iniziando da quella più famosa: New York! Una volta completata, ho detto: “voglio rifarla”…e così l’ho fatta per tre anni di fila. Poi, però, ho scoperto le Major e con gli occhi a cuore ho detto: “Voglio completare il circuito, voglio il mio nome nella hall of fame”. Così ho deciso di iscrivermi alle altre maratone del circuito.

Ad Ottobre 2019 ho corso la maratona di Chicago con il mio personal Best di 2 ore e 56 minuti. Mancava solo Boston! A Marzo 2020 il traguardo era vicino, dopo anni di corse in giro per il mondo; di sofferenze, pianti di gioia e dolore, lo vedevo, era lì! Ma…L’Italia entra in lockdown! PANICO! Avevo già preparato Boston, avevo già fatto tutti i lunghi, le ripetute, fisicamente ero al TOP, venendo da una maratona sotto le tre ore! Ma dentro di me sapevo già che non sarei riuscito ad esserci.
A inizio Aprile, infatti, ho ricevuto la fatidica mail in cui si annunciava il rinvio della maratona a data da destinarsi. In quel momento ho visto i miei sogni infrangersi ad un centimetro dall’arrivo… ma ora eccomi di nuovo qui! Carico come non mai per partecipare alla maratona il 18 Aprile!

Ora vediamo un pochino come sono strutturate queste gare. Vi descriverò le 5 maratone che ho già portato a termine, così magari anche a voi verrà la voglia di partecipare a qualcuna di queste.

Prima di tutto ci tengo a dirvi che la lunghezza della maratona è uguale per qualsiasi gara al mondo, ovvero: 42 chilometri e 195 metri. Ogni gara però è diversa dall’altra, essendo in città e paesi completamente differenti tra loro.

Le maratone del circuito World Major Marathon

“I’ll never do that again!”

New York

Questo è quello che ha dichiarato, Grete Waitz, appena dopo aver vinto la sua prima maratona di New York. Piccolo dettaglio: dopo ne ha vinte altre 8 consecutive. E’ buffo, perché è stato anche il mio primo pensiero dopo aver tagliato il traguardo della maratona di New York il primo anno… poi? Poi ho deciso di farne altre due! Come percorso, quello di New York è infame: molti ponti, vento trasversale quando si passa su questi e molti su e giù. Insomma, non è una gara per niente semplice, ma è meravigliosamente fantastica!

NEW YORK è stata la mia prima maratona, quella che ho già corso tre volte e correrò per la quarta volta il prossimo Novembre. La più emozionante, la più coinvolgente, la più bella. Se pensate di correre una sola maratona nella vostra vita questa è quella che fa per voi…anzi, vi dirò di più, consiglio a tutti di correrla una volta nella vita. Non tanto per la gara in sé, ma per l’atmosfera magica che si respira a New York durante quei giorni. La gara si svolge la prima domenica di Novembre, quindi, se siete anche fortunati, riuscirete a festeggiare Halloween a New York.

New York è fantastica già nel pre-gara: partendo dal ritiro del pettorale, la città si prepara alla giornata di festa (si ho detto festa) del giorno della gara; è fantastica durante la gara: mai visto così tante persone lungo il percorso come a New York, tutte ad incitare i runners che corrono, tutte a offrire qualcosa, tutte a spingere la marea di corridori verso il traguardo. Infine, è fantastica anche nel post gara: l’arrivo ed il primo post gara sono a Central Park, e già ho detto tutto. In più, girando per la città nei giorni seguenti, rigorosamente con la medaglia al collo, si ricevono i complimenti di tutte le persone che si incrociano per strada, quasi come se noi runners fossimo degli eroi. E’ indescrivibile.. cosa state aspettando iscrivetevi?!

“Se stai perdendo fede nella razza umana, esci e vai a guardare una maratona.”

Berlino

BERLINO è considerata la maratona più veloce al mondo, la maratona in cui i grandi campioni e non partecipano per fare i loro record o personal best.
Io sono arrivato a Berlino con l’obiettivo di stare sotto le 3 ore e 30. Decido perfino di comprare le ultime scarpe Nike, appena uscite, direttamente a Berlino per poi usarle in gara (lasciatemelo dire, una follia!).


La mattina della gara piove (unica pecca di quella giornata). La gara è bella, piatta e davvero veloce come dicono. Il momento più emozionante è a meno di un km dall’arrivo, quando si comincia a vedere in lontananza la porta di Brandeburgo. Attraversare la porta di Brandeburgo e correre veloce verso il traguardo è un momento che non dimenticherò mai in vita mia. Ho una foto con dietro la porta, una mano che si tiene il pettorale che si stava staccando, la faccia distrutta ma consapevole che stavo portando a casa una vittoria: 3 ore e 17 minuti. DAI BOMBER!

"Il maratoneta è un samurai con le scarpette al posto della spada: è estremamente severo verso sé stesso, non si perdona mai, è costantemente in lotta contro i propri limiti."

Londra

LONDRA: sicuramente le condizioni climatiche rendono Londra la mia maratona preferita dopo New York. Era Aprile, c’era un sole pazzesco, forse un filo troppo caldo, ma una giornata MERAVIGLIOSA. Correre nelle città Europee è molto bello, anzi direi emozionante. Passare davanti agli edifici storici emoziona davvero un casino. A Londra, per esempio, si passa di fianco al Big Ben e l’arrivo è subito dopo Buckingham Palace.
Londra è anche la prima gara in cui ho utilizzato il cappellino da BOMBER (infatti prima di quel giorno non avevo quasi mai utilizzato il cappellino per correre).

Quella mattina ho deciso di utilizzarlo per proteggermi dal sole così potente, inizialmente con la visiera girata in avanti. Quando però, il caldo, durante la gara, ha iniziato a farsi sentire, le energie hanno iniziato a scarseggiare, nonostante continuassi a bagnarmi la testa con le bottiglie di acqua che trovavo ai ristori. In quel momento, mi ricordai di quando ero piccolo e tenevo sempre il cappellino girato all’indietro. Odiavo i miei capelli e usare il cappellino all’indietro era l’unico modo per piacermi senza il gel. Attorno al 35esimo km della gara, decido, così, di girarmi il cappellino, come per ritrovare la forza, proprio come quando ero piccolo. Da quel giorno cappellino sempre e solo all’indietro!!

“Se un corridore deve per forza individuare un avversario da battere, lo cerchi nel se stesso del giorno prima.”

Tokyo

TOKYO: ero già stato in Giappone, come viaggio di laurea, quindi già conoscevo e adoravo la cultura e la cucina giapponese. Il Giappone è uno dei miei paesi preferiti in assoluto, tornarci per fare una maratona è stato davvero piacevole, quasi non potevo chiedere di meglio. Amo viaggiare e se la corsa mi permette di unire le mie grandi passioni, allora posso dire di essere fortunatamente innamorato dello sport più bello al mondo.
Il problema maggiore della maratona di Tokyo è il costo, la città è parecchio cara, ed il fuso orario, avanti di 7 ore (da tenere in considerazione anche questo fattore). Stupendo il paese, stupenda la città, ma per quanto riguarda la maratona non la ricorderò tra le mie preferite in assoluto. Tornerò sicuramente in Giappone ma non credo che rifarò mai la maratona.

A Tokyo quella mattina il clima non era infame, di più: freddo e pioggia. Una di quelle mattine che se non fosse per una maratona, si spegne la sveglia e si torna a dormire. Uscito di casa ho detto: “ma chi me lo ha fatto fare, io torno a letto”. A parte la prima maratona di New York (mai dimenticherò il freddo preso durante l’attesa prima della partenza) penso che Tokyo sia stata la più provante in assoluto, metereologicamente parlando ovviamente. Per quanto riguardo la gara, il percorso non è bellissimo, ma consiglio di partecipare anche solo per il piacere di poter visitare Tokyo ed il Giappone. ARIGATOU!

“Colui che nella vita si fermerà al traguardo più vicino possibile rimarrà solo alla partenza di chi punta oltre ogni immaginazione.”

Chicago

CHICAGO: è l’unica maratona in cui sono andato da solo, senza amici con cui correrla e con cui trascorrere qualche giorno a visitare la città (Io mi fermo sempre qualche giorno dopo la gara per godermi anche il posto in cui ho corso). Avevo in testa un solo obiettivo: andare sotto le tre ore. E così è stato: 2 ore, 56 minuti e 13 secondi. La gara inizia presto la mattina (molto prima di tutte le altre che ho corso); il sole non è ancora alto nel cielo quando parte l’inno americano e io lancio via la felpa che avevo per non sentire il freddo mattutino. Il percorso è bello, ma paesaggisticamente parlando non è di certo tra le più belle che ho corso. Tuttavia, gli americani sono molto bravi nel caricarti durante le gare. Anche a Chicago, infatti, lungo tutto il percorso, ci sono migliaia di persone che sono lì solo per te, per darti la carica, per aiutarti a mettere una gamba avanti all’altra anche quando sei a pezzi e vorresti solo fermarti e mollare.

“Accendi un sogno e lascialo bruciare in te.”

Boston

BOSTON: beh, vorrei essere qui a descriverla, a raccontarvi qualche aneddoto, a dirvi che essendo la più storica di tutte ho percepito delle emozioni particolare…. Ma presto sarò in grado di farlo!

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